Il SoftAir, un nuovo sport
IL GIOCO
Il softair. conosciuto anche come guerra simulata, è un'attività ludico-ricreativa
di squadra, basata sulla simulazione militare, e soprattutto sulla lealtà del giocatore.
L’attività pur rimanendo uno sport, si può dire che simula, tramite attrezzature apposite (riproduzioni fedeli di armi da fuoco, in ambienti urbani o boschivi) azioni, tattiche e strategiche di combattimento militari, per arrivare ad un’ obiettivo fissato in precedenza, tramite un briefing.
Il gioco, nonostante l’apparenza, è innocuo e non violento (è vietato qualunque contatto fisico con l’avversario), si basa principalmente e sulla correttezza sportiva. Appunto codesto sport, insegna a stare a contatto con la natura, ad essere leali e a fare un gioco di squadra, facendo legare ancora di più tra compagni.
Ogni giocatore è obbligato ad “autodichiararsi”, ovvero a manifestare tramite voce e gesti la sua avvenuta eliminazione, causata tramite un colpo esploso dall’ arma giocattolo e ricevuto, sia a dosso che sul fucile, oppure dopo aver ricevuto un colpo da distanze ravvicinate tramite un comando “sottotiro”.
Se la persona di rivela scorretta, pena la squalifica
Ogni singolo membro è tenuto a mantenere un atteggiamento di massima correttezza, solidarietà nei confronti di compagni ed avversari, alfine di evitare infortuni e malcontenti derivanti da un uso scorretto di attrezzature.
TIPOLOGIE DI GIOCO
Esistono svariate tipologie di gioco, si va dal classico “ruba bandiera” alle rievocazioni di azioni militari.
Le missioni possono non avere una durata prestabilita o possono avere un tempo determinato(che aggiunge un maggiore fattore difficoltà).
La missione viene spiegata alla squadra attaccante, dopo un breve briefig la squadra infiltra e da quel momento in poi c’è massima serietà e ogni singolo membro dell team si immedesima nel proprio ruolo.
Il softair. conosciuto anche come guerra simulata, è un'attività ludico-ricreativa
di squadra, basata sulla simulazione militare, e soprattutto sulla lealtà del giocatore.
L’attività pur rimanendo uno sport, si può dire che simula, tramite attrezzature apposite (riproduzioni fedeli di armi da fuoco, in ambienti urbani o boschivi) azioni, tattiche e strategiche di combattimento militari, per arrivare ad un’ obiettivo fissato in precedenza, tramite un briefing.
Il gioco, nonostante l’apparenza, è innocuo e non violento (è vietato qualunque contatto fisico con l’avversario), si basa principalmente e sulla correttezza sportiva. Appunto codesto sport, insegna a stare a contatto con la natura, ad essere leali e a fare un gioco di squadra, facendo legare ancora di più tra compagni.
Ogni giocatore è obbligato ad “autodichiararsi”, ovvero a manifestare tramite voce e gesti la sua avvenuta eliminazione, causata tramite un colpo esploso dall’ arma giocattolo e ricevuto, sia a dosso che sul fucile, oppure dopo aver ricevuto un colpo da distanze ravvicinate tramite un comando “sottotiro”.
Se la persona di rivela scorretta, pena la squalifica
Ogni singolo membro è tenuto a mantenere un atteggiamento di massima correttezza, solidarietà nei confronti di compagni ed avversari, alfine di evitare infortuni e malcontenti derivanti da un uso scorretto di attrezzature.
TIPOLOGIE DI GIOCO
Esistono svariate tipologie di gioco, si va dal classico “ruba bandiera” alle rievocazioni di azioni militari.
Le missioni possono non avere una durata prestabilita o possono avere un tempo determinato(che aggiunge un maggiore fattore difficoltà).
La missione viene spiegata alla squadra attaccante, dopo un breve briefig la squadra infiltra e da quel momento in poi c’è massima serietà e ogni singolo membro dell team si immedesima nel proprio ruolo.